Nel nostro precedente articolo abbiamo scoperto che cos’è la Computer Vision (o Visione Artificiale) e come sta trasformando 6 settori importanti come Retail, Automotive, Healthcare, Agricoltura, Banking e Industria.
Abbiamo visto che colossi come Amazon e Google usano sistemi di Visione Artificiale per dare vita a idee rivoluzionarie come Amazon Go e le auto a guida autonoma. Ma non dobbiamo pensare che la Computer Vision sia una prerogativa delle sole big company.
In questo articolo vediamo insieme 8 applicazioni che dimostrano che la Computer Vision è una tecnologia accessibile a tutti, PMI e grandi imprese.
1. Tagging di archivi fotografici
Scattare una foto e visualizzarla subito dopo è semplice, ma ritrovare una foto a distanza di tempo o raggruppare foto secondo qualche criterio è molto più complicato.
Archiviare le foto in modo efficiente è una necessità tanto per una persona che scatta decine di foto nell’arco della giornata quanto per un’azienda che raccoglie foto di eventi e deve gestire la privacy dei propri dipendenti. Le tecniche di Computer Vision consentono di analizzare le immagini in tempo reale e assegnare tag alle foto in modo automatico.
Grazie ai tag è facile recuperare le foto della vacanza in Madagascar scattate anni prima, individuare i dipendenti nelle foto aziendali per gestire con semplicità la loro privacy, trovare con un click le foto di partite di calcio presenti nell’archivio. Ovviamente questi sono solo alcuni esempi. Non ci sono vincoli sul tipo di tag associabili a una foto.
2. Descrizione automatica di immagini
Guarda l’immagine sopra. Cosa vedi? Potresti dire semplicemente “un monumento” oppure potresti vedere le persone ma non notare la bandiera italiana sulla torretta a sinistra. In casi come questo ci viene in aiuto la Visione Artificiale, che genera automaticamente la descrizione di un’immagine catturando anche i dettagli che sfuggono all’occhio umano.
Chi può beneficiare di un sistema di descrizione automatica delle immagini?
Pensa a un’agenzia immobiliare o un’agenzia viaggi che non descrive minuziosamente migliaia di foto come questa. Quando una persona cerca un appartamento o un posto da visitare, sfogliando immagini di centinaia di case o luoghi, rischia di non notare informazioni importanti e scegliere una soluzione alternativa.
Un altro esempio sono le persone affette da daltonismo. I daltonici non percepiscono colori come il rosso e il verde, ma non avrebbero alcuna difficoltà a interpretare un’immagine se avessero la sua descrizione.
3. Verifiche anticontraffazione
Il tema dell’anticontraffazione è centrale ogni volta che si parla di marchi, brevetti o design. Verificare che un marchio non sia contraffatto significa tutelare allo stesso tempo il brand e i consumatori.
I sistemi di Visione Artificiale possono rilevare la presenza di loghi in immagini o video e verificare automaticamente la loro autenticità confrontandoli con i loghi originali.
4. Riconoscimento ottico dei caratteri
Capita frequentemente di voler riutilizzare il testo presente in documento cartaceo in formato digitale senza doverlo riscrivere manualmente, ad esempio quando si scansiona un documento o quando si fotografa un cartellone pubblicitario.
Ecco spiegata l’utilità dei sistemi di riconoscimento ottico dei caratteri (Optical Character Recognition, OCR). I sistemi OCR identificano i caratteri contenuti in un documento o in un’immagine e li convertono in un formato processabile da una macchina sfruttando algoritmi di Intelligenza Artificiale, Computer Vision e Pattern Recognition.
Il testo prodotto da un sistema OCR, essendo in formato digitale, può essere utilizzato per gli scopi più svariati (es. eseguire una ricerca, modificare il contenuto, chiamare un numero di telefono).
5. Identificazione contenuti non adatti ai minori
Un’altra applicazione AI dove la Computer Vision gioca un ruolo chiave è l’identificazione di contenuti a rischio in immagini e video generati dagli utenti.
Scene di nudo e scene di violenza possono essere catturate da sistemi che usano tecniche di Computer Vision e successivamente moderate oscurando i contenuti ai minori o prendendo specifici provvedimenti (es. segnalazione di un utente che ha violato le policy di un social network).
6. Riconoscimento facciale
Il riconoscimento facciale è forse una delle applicazioni di Visione Artificiale più conosciute. Ormai nessuno è più stupito di vedere uno smartphone che si sblocca quando riconosce il volto del proprietario o Facebook che suggerisce di taggare una persona in una foto.
Oltre a questi che sono tra gli usi più frequenti del riconoscimento facciale, tante altre applicazioni possono essere messe a punto a seconda delle necessità.
Torniamo ad esempio al caso dell’azienda che deve catalogare le foto degli eventi e gestire la privacy dei dipendenti. Un sistema di Computer Vision può identificare tutte le foto in cui compare il dipendente Mario Rossi e gestire automaticamente la privacy di tali foto in base al consenso fornito da Mario Rossi.
7. Analisi del pubblico presente in un luogo
La Computer Vision consente di rilevare il sesso, l’età, l’etnia, il colore degli occhi e perfino le emozioni, come felicità, rabbia, tristezza, dolore, stanchezza, direttamente a partire dall’analisi del volto.
In questo modo è possibile eseguire un’analisi statistica del pubblico presente in un determinato luogo e sfruttare tali informazioni per mettere in atto strategie di marketing e vendita personalizzate.
Per esempio, un supermercato potrebbe scoprire che al giovedì mattina c’è una prevalenza di donne sopra i 65 anni e ideare promozioni mirate per incrementare le vendite. Lo stesso vale per centri commerciali, cinema, teatri, stadi ed altri luoghi aperti al pubblico.
8. Assistenza persone ipovedenti
Attività molto semplici come leggere un menù al ristorante, usare i servizi igienici, guardarsi allo specchio per valutare il proprio outfit sono tra i maggiori ostacoli che le persone ipovedenti o affette da cecità devono affrontare ogni giorno.
La Visione Artificiale aiuta le persone ipovedenti a superare le difficoltà grazie al Visual Question Answering. Una persona ipovedente può scattare foto, fare domande sulle foto scattate e ricevere rapidamente una risposta in linguaggio parlato che la possa guidare nelle proprie azioni.